Un messaggio da p. Gino
Carissimi tutti,
qui, senza di voi, c’è un silenzio assordante.
Ogni mattina apro la finestra e recito la preghiera, spingendola lontano lontano anche presso i volti più distratti.
Penso ai liceali, ai quali sempre raccomando si sentirsi vicini, tenendosi lontani.
Sono sicuro che in questi tempi di clausura scoprirete che il bello non è solo “fuori”, ma anche “dentro”.
Penso ai ragazzi delle medie che hanno un’opportunità unica: diventare grandi (maturi!) in fretta.
Penso ai bambini.
L’altro giorno le caprette e gli asinelli spiavano dalle vetrate del grande salone perché non vedono l’ora che voi torniate.
Quando questo accadrà ci metteremo tutti in cerchio e faremo esplodere un grido, che spaventerà anche le scimmiette del Madagascar.
Cari ragazzi non avendo quasi nulla da fare passo molto del mio tempo davanti a Gesù e alla Madonna della Neve: ripasso gli elenchi di classe; guardo attentamente nomi e cognomi; cerco di ricordare volti e circostanze.
Poi vi affido tutti al Signore, insieme ai vostri cari.
Speriamo che vi possiate riabbracciare presto!
Chissà! Forse vi scoprirete tutti più buoni e cambiati.
Ciao, padre Gino