Lettera
18 Mar 2020

Un messaggio da p. Gino

Carissimi tutti,

qui, senza di voi, c’è un silenzio assordante. 
Ogni mattina apro la finestra e recito la preghiera, spingendola lontano lontano anche presso i volti più distratti.

Penso ai liceali, ai quali sempre raccomando si sentirsi vicini, tenendosi lontani. 
Sono sicuro che in questi tempi di clausura scoprirete che il bello non è solo “fuori”, ma anche “dentro”.

Penso ai ragazzi delle medie che hanno un’opportunità unica: diventare grandi (maturi!) in fretta.

Penso ai bambini. 
L’altro giorno le caprette e gli asinelli spiavano dalle vetrate del grande salone perché non vedono l’ora che voi torniate. 
Quando questo accadrà ci metteremo tutti in cerchio e faremo esplodere un grido, che spaventerà anche le scimmiette del Madagascar.

Cari ragazzi non avendo quasi nulla da fare passo molto del mio tempo davanti a Gesù e alla Madonna della Neve: ripasso gli elenchi di classe; guardo attentamente nomi e cognomi; cerco di ricordare volti e circostanze. 

Poi vi affido tutti al Signore, insieme ai vostri cari.

Speriamo che vi possiate riabbracciare presto!
Chissà! Forse vi scoprirete tutti più buoni e cambiati.

Ciao, padre Gino