“Stattene a casa”. C’è sempre qualcuno che ci suggerisce (o ci intima!) questo avvertimento. Che sia il potente di turno, preoccupato dell’ordine e della troppa autonomia. Che sia, come oggi, un virus subdolo e pericoloso. 

E quindi noi, per l’appunto, ce ne stiamo a casa.
Non tutti, per fortuna. Non ancora, perlomeno.
Ma se noi stiamo a casa, sarà la scuola ad arrivare a casa nostra.

La nostra scuola, lo sapete, non ha mai chiuso davvero. Le aule si sono svuotate, ma, seppur a distanza, lezioni, attività, esami sono continuati. E continuano!

Non solo, ma il nuovo edificio che, con le sue cinque aule e il grande salone, l’estate scorsa era solo un disegno sulla carta, è praticamente finito e a breve sarà operativo.