28 Feb 2022

Quali sono i bambini sommersi?

Venerdì 25 febbraio la dott.ssa Lorena Pasquini ha tenuto il primo incontro dal titolo: “La Shoah dei bambini. I sommersi.
Attraverso un percorso di letture tratte da alcuni testi Primo Levi, i ragazzi hanno potuto riflettere in merito alle vicende legate all’infanzia scomparsa nella Shoah.
I bambini sommersi sono coloro che hanno perso la vita nei campi di concentramento, ma anche coloro che non sono mai nati a causa della legge per la sterilizzazione forzata inserita nel programma eugenetico nazista.

Affrontare una tematica difficile come quella dell’infanzia durante il periodo nazista, è necessario affinchè gli alunni compiano quel passaggio che vada dalle reazioni emotive alla cittadinanza attiva e consapevole.
Oggi, dopo l’attacco all’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio, si rivela urgente l’esigenza di interpretare il presente con la necessaria sensibilità foriera di nuovi comportamenti.

«Hurbinek era un nulla, un figlio della morte, un figlio di Auschwitz.
Dimostrava tre anni circa, nessuno sapeva niente di lui, non sapeva parlare e non aveva nome: quel curioso nome, Hurbinek, gli era stato assegnato da noi, forse da una delle donne, che aveva interpretato con quelle sillabe una delle voci inarticolate che il piccolo ogni tanto emetteva.
Era paralizzato dalle reni in giù, ed aveva le gambe atrofiche, sottili come stecchi; ma i suoi occhi, persi nel viso triangolare e smunto, saettavano terribilmente vivi, pieni di richiesta, di asserzione, di volontà di scatenarsi, di rompere la tomba del mutismo.
La parola che gli mancava, che nessuno si era curato di insegnargli, il bisogno della parola, premeva nel suo sguardo selvaggio e umano a un tempo, anzi maturo e giudice, che nessuno tra noi sapeva sostenere, tanto era carico di forza e di pena».

Primo Levi