30 Mag 2022

“Sono qui, perché voi possiate essere liberi”

INCONTRO CON LA PARTIGIANA ROSI ROMELLI

Sabato 28 maggio alle ore 10:00 presso il “Salone del Pellegrino” le classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno avuto la possibilità di incontrare in presenza la signora Rosi Romelli Sforza, ex partigiana, una delle ultime testimoni della Resistenza bresciana.

All’interno del percorso di educazione civica sui diritti umani, in un palco, diventato per l’occasione campo di papaveri realizzati in modo personale e creativo dagli alunni, è stata accolta la più giovane staffetta partigiana d’Italia: aveva solo 14 anni, quando nel 1944 Rosi cominciò a fare su e giù dalla Val Malga, portando viveri, lettere e notizie al padre Bigio, comandante della 54esima Brigata Garibaldi.

Fino a quando, temendo ritorsioni da parte dei fascisti, dovette fuggire con mamma Pina da Sonico per raggiungere il campo del padre con una quarantina di combattenti, vivendo per circa un anno in montagna, per poi subire, il padre prima e la mamma Pina e Rosi, poi, l’arresto e la detenzione in carcere tra Brescia e Bergamo, prima di potersi riabbracciare in occasione della liberazione delle città dai nazifascisti, a partire dal 25 aprile 1945.

Sono qui, perché voi possiate essere liberi”: queste le parole che Rosi ha ricordato dell’incontro in prigione col padre, quasi irriconoscibile per i pestaggi e le torture subite, e che ha voluto consegnare ai ragazzi, chiamati a custodirne l’importanza e il ricordo.

In un racconto che si è fatto memoria viva, i ragazzi hanno compreso  quanto “il valore della libertà non vada dato per scontato e occorra coltivarlo e difenderlo giorno dopo giorno”.