L'alternanza Scuola-Lavoro

La pratica dell’alternanza è resa obbligatoria nel secondo ciclo dell’istruzione superiore, compresa quella liceale, attraverso percorsi che collegano la formazione in aula con l’esperienza pratica.

Attraverso scuola/lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarità dei diversi approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello del lavoro non sono considerate realtà separate, bensì integrate tra loro, entrambe finalizzate ad uno sviluppo ricco e coerente della persona, attraverso l’ampliamento e la diversificazione di luoghi, modalità e tempi dell’apprendimento.

Un approccio pratico

L’attività si articolerà in non meno di 80 ore annuali per le classi terze e quarte e 40 ore annuali per le classi quinte, per un totale di 200 ore nel corso del triennio. Il periodo di alternanza prevede un’interruzione dell’attività didattica, sostituita da un modulo lavorativo al quale si aggiungono ore di formazione, che verranno svolte nel corso dell’anno scolastico.

Gli Enti e le Società che collaborano appartengono al settore pubblico, a quello privato e al terzo settore. Gli accordi con gli enti ospitanti terranno conto in particolare dello sviluppo culturale e sociale del territorio, dell’utilizzo delle nuove tecnologie e del potenziamento delle competenze linguistiche.

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