02 Mar 2020

La grande letteratura non รจ mai al “passato”, ma sempre al “presente”

(Dostoevskij “Delitto e Castigo”)

Un sogno diย Raskolnikov: โ€œGli era sembrato, allora, di vedere tutto il paese devastato da un flagello terribile e senza precedenti che, venuto dal fondo arido dellโ€™Asia, fosse piombato sullโ€™Europa. (โ€ฆ) Degli esseri microscopici sโ€™introducevano nei corpi umani. Ma quegli esseri erano spiriti dotati dโ€™intelligenza e di volontร . Gli individui che ne erano infetti divenivano istantaneamente pazzi furiosi. Tuttavia, cosa strana, mai nessun uomo si era creduto tanto saggio, tanto sicuramente in possesso della veritร , quanto quei disgraziati. Non avevano mai avuto maggior fiducia nellโ€™infallibilitร  dei loro giudizi, nella giustezza delle loro conclusioni scientifiche e dei loro principi morali. Villaggi, cittร , popoli interi, venivano colpiti da quel male e perdevano la ragione. Tutti erano agitati e in condizioni tali da non potersi capire reciprocamente. Ciascuno credeva di essere lโ€™unico possessore della veritร  e, considerando i suoi simili, si disperava, si batteva il petto, piangeva, e si torceva le mani. Era impossibile intendersi sul bene e sul male, non si sapeva chi condannare, nรฉ chi assolvere. Gli uomini si uccidevano lโ€™un lโ€™altro, cedendo agli impulsi di una collera assurda. Si riunivano in modo da formare grandi eserciti, ma, cominciata la guerra, la discordia scoppiava fra i guerrieri di ogni singola parte, che si scagliavano gli uni contro gli altri, e si scannavano, e si divoravano. Nella cittร , le campane suonavano a stormo da mattina a sera, gli allarmi erano continui. Ma chi li lanciava e perchรฉ? Nessuno lo sapeva, e tutti insorgevanoโ€.