20 Nov 2020

Ricordo del grande Gigi Proietti

Gigi Proietti, un grande uomo di teatro, che in questi giorni ci ha lasciato per cominciare la sua tournée definitiva. Come tante volte lo abbiamo visto fare, eccolo prestare voce e sguardo ai versi di un poeta che molti conosceranno: Trilussa

Sono in dialetto romanesco; a noi piacciono, perché ci piacciono, di ogni dialetto, l’immediatezza e la semplicità, che non vanno mai a scapito di un significato prezioso per tutti.

Come spesso accade nelle poesie, sembra si tratti di altri e invece si tratta di noi. Della nostra libertà, della democrazia. Di quella democrazia che in questi giorni, con le elezioni dall’altra parte dell’Atlantico, si dimostra ancora una volta drammatica e affascinante. 

A questo proposito, ecco un articolo interessante e chiaro su quanto è accaduto. Leggi l’articolo

Ma torniamo alla poesia. Trilussa, pseudonimo di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri (Roma, 1871–1950), è stato un poeta, scrittore e giornalista italiano, particolarmente noto per le sue composizioni in dialetto romanesco, con cui ha commentato circa cinquant’anni di cronaca romana e italiana. Suoi bersagli preferiti erano la corruzione dei politici, il fanatismo dei gerarchi, gli intrallazzi dei potenti, ma anche il qualunquismo della gente. Anzi, avrebbe detto, d‘ a ggente

E di Gigi Proietti, che dire? Niente, non ci sono parole: godetevelo.