Giornata della Legalità
Parlare di mafia a dei ragazzi delle scuole superiori sembra oggi quasi un argomento inattuale, un fatto che riguarda il passato e spesso relegato soltanto ad una parte del nostro paese.
Eppure sabato 19 novembre gli studenti dei licei hanno potuto verificare come non soltanto il fenomeno mafioso non sia affatto stato debellato, ma presenta purtroppo numerosi addentellati anche sul territorio bresciano.
In occasione dei trent’anni dalle stragi di Via D’Amelio e di Capaci gli studenti del triennio hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con due figure di alto profilo istituzionale quali il Procuratore generale della corte d’appello di Palermo, dott.ssa Lia Sava, e il sostituto procuratore della Repubblica, dott.ssa Claudia Moregola.
Dopo alcuni incontri formativi che hanno inquadrato il periodo storico che vede la nascita del fenomeno mafioso e il suo evolversi sino alle stragi del ’94 e l’arresto del capomafia Totò Riina, gli studenti hanno assistito ad una lezione della dott.sa Rabaioli sul processo penale e in generale sulle figure legate al mondo della magistratura.
Appalti pubblici, riciclaggio di denaro sporco, riscossione di crediti e molto altro sono stati i temi toccati in un salone gremito e visibilmente attento. Anche se la mafia non uccide più in pieno giorno con la frequenza con cui negli anni ’90 agiva, non vuol certo dire che sia morta, anzi… Sono proprio il silenzio, la mancanza di denuncia da parte di chi viene taglieggiato, l’assecondare le intimidazioni che rendono vivo e pericoloso un mondo che si nutre della paura e del silenzio. Denunciare, prendere coscienza, organizzare incontri formativi per i giovani sono strumenti potenti per non rassegnarsi alla prepotenza di pochi secondo quanto ribadito sia dalla dott.ssa Moregola sia dalla dott.ssa Sava.
Particolarmente toccante è stato il momento in cui la dott.ssa Sava, commossa, ha raccontato un proprio personale ricordo delle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e della tragedia che in 57 giorni ha colpito al cuore non soltanto la Sicilia, ma l’Italia intera.
Un particolare ringraziamento va a Francesco Bruni, ex studente dell’Istituto della Madonna della neve, laureando in giurisprudenza, e a tutti i docenti che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita dell’evento.